TECNICHE INNOVATIVE PER LA COLTIVAZIONE DELLE DISCARICHE
COLTIVAZIONE TRADIZIONALE DELLA DISCARICA
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La coltivazione tradizionale prevede la costruzione dell’intera vasca prima dell’avvio del conferimento e la successiva disposizione dei rifiuti in strati orizzontali.
Criticità:
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produzione rilevante di percolato
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emanazione rilevante di cattivi odori
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dispersione rilevante di rifiuti volatili
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decadimento precoce dei teli impermeabili esposti ai raggi UV
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impatto visivo rilevante
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esposizione economica e finanziaria estesa al costo di costruzione dell’intera vasca
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TECNICA INNOVATIVA
Nel 1987 nel progettare le discariche di “Chivasso” (rifiuti urbani) e “Barricalla” (rifiuti tossico nocivi) la Buonomo Veglia srl ha introdotto una tecnica innovativa che consiste principalmente nella suddivisione della vasca in settori idraulici.
Non più una cavità impermeabilizzata dentro la quale scaricare i rifiuti alla rinfusa, ma la costruzione all’interno della vasca, con i rifiuti stessi, di un rilevato.
La tecnica innovativa di progettazione e coltivazione è stata presentata nell’agosto del 1989 al congresso internazionale tenutosi a Rio de Janeiro e nel settembre dello stesso anno al congresso internazionale “Suolo e Sottosuolo” tenutosi al Politecnico di Torino
Vantaggi ambientali ed economici:
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riduzione della superfice dei rifiuti esposta agli agenti atmosferici con minor
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produzione di percolato
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emanazione di cattivi odori
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dispersione di rifiuti volatili
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riduzione del decadimento dei teli impermeabili per minor esposizione ai raggi UV
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limitazione dell’esposizione economica e finanziaria al costo di costruzione del settore idraulico di volta in volta interessato
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riduzione del fronte di coltivazione con minor impatto visivo
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non contaminazione dei pneumatici dei camion del trasporto dei rifiuti che percorrono piste realizzate sul capping
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riduzione dei tempi di assestamento di rifiuti dovuta alla sequenza ordinata del conferimento
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IMPATTO AMBIENTALE
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L’impatto ambientale della coltivazione per settori idraulici è molto ridotto.
Il fronte aperto della discarica è molto contenuto: questo riduce l’impatto visivo e, soprattutto, le esalazioni di odori e inquinanti volatili.
Minore è il fronte di coltivazione, minori sono anche i rifiuti esposti all’azione del vento che si disperdono nelle zone limitrofe.
Con l’utilizzo di cannoni a nebbia è possibile abbattere ulteriormente gli odori e le polveri.
PERCOLATO
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Per il drenaggio, il convogliamento ed il sollevamento del percolato la coltivazione tradizionale prevede la costruzione, progressiva al conferimento dei rifiuti, di pozzi verticali posti al centro della vasca o in alternativa la costruzione di pozzi verticali all’esterno della vasca.
Con la tecnica innovativa ciascun settore idraulico è dotato di un pozzo adagiato sulla sponda della vasca.
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Vantaggi:
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eliminazione della interferenza tra la costruzione del pozzo con il conferimento dei rifiuti.
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eliminazione del punto critico per la tenuta idraulica della vasca nell’attraversamento, con le tubazioni per il convogliamento del percolato, del sistema di impermeabilizzazione.
BIOGAS
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L’estrazione dai rifiuti urbani del biogas è gestita con due reti di captazione separate; quella periferica che elimina il rischio di fughe di biogas nelle zone limitrofe e quella centrale che ha invece il compito di aspirare biogas ricco di metano.
La rete centrale è formata da dreni misti che oltre ad aspirare il biogas consentono di iniettare il percolato nel corpo dei rifiuti per mantenere il tasso ottimale di umidità che accelera la decomposizione e favorisce la produzione di percolato.
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Vantaggi:
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accelerazione del processo di inertizzazione dei rifiuti
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maggiore efficienza nel recupero energetico
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riduzione della gestione passiva post mortem della discarica